lunedì 21 dicembre 2009

Una cartolina speciale...

Un postino magico mi ha portato una cartolina speciale! Quest'anno è la prima che mi è arrivata, ed io sono felicissima che sia stata proprio la mia amica Rosy a mandarmela.

venerdì 27 novembre 2009

Un folletto disoccupato

Ecco cosa sono, un folletto disoccupato. Lo sono nell'animo! Mi sentirò sempre un folletto disoccupato, pur avendo un lavoro. Si, perchè non ho la libertà.
Il mio direttore e il suo socio sono come le sorellastre di Biancaneve, brutte e arcigne, pettegole e grugnose.Io sono un folletto, non si può levare a un folletto la libertà di saltellare! Non si può far tacere la sua fantasia!
E allora io saltello, e voglio far urlare tutta la mia fantasia. E sapete che vi dico? Ritornerò presto ad essere un folletto realmente disoccupato! Si, questa è la mia decisione, perchè la mia creatività viene prima di ogni cosa al mondo.






Vi regalo la favola illustrata di Cappuccetto Rosso!

sabato 31 ottobre 2009

venerdì 16 ottobre 2009

Un caffè dolce dolce...


Piccolo omaggio per il fine settimana
Un caffè dolce dolce per i miei lettori, ed anche una piccola fettina di torta.
C'è chi si merita l'amaro e c'è chi si merita il dolce.

bacibaci

Janas




sabato 10 ottobre 2009

Un caffè senza zucchero...

L'ho fatto! Finalmente. Ieri ho portato un caffè amaro al mio direttore. Ih ih ih, si è intossicato, ha fatto una faccia brutta, ma se lo è meritato! Tsè, vendetta è fatta!
Mai fare arrabbiare un folletto...

sabato 15 agosto 2009

Ferragosto in città







Anche oggi che è Ferragosto sono andata a fare la spesa al supermercato… ma insomma, sono rimasti tutti in città? Pensavo di essere l’unica in circolazione!
Beh, se non altro sono l’unico folletto in giro, vigilo e controllo che tutto scorra liscio!
Ho comprato tanta frutta fresca, e il quarto di anguria me lo sono portato sotto al braccio, in mancanza di una busta…
Buon Ferragosto dalla città!!!






domenica 9 agosto 2009

Here comes the sun, and I say it's all right

Sto scrivendo questo post in metropolitana, mentre torno a casa dal mio lavoro. Scrivo su un foglio di carta un po’ sgualcito… devo sempre scrivere tutto prima su un foglio di carta, per poi riversarlo nel mio computer. La carta ha un altro odore… io la annuso sempre, anche adesso… solo che il signore seduto di fronte mi guarda in modo strano, continua a fissarmi perplesso e non riesco a trattenermi dal ridere. E infatti rido!
Scrivo perché il tragitto in metropolitana è un po’ lungo, devo cambiare due linee e impiego un’ora, qualche volta anche un’ora e mezza.
Ultimi aggiornamenti sul mio lavoro: il mio direttore è isterico, le sue urla si possono sentire in tutto il quartiere, ed io infatti ho sempre i capelli dritti.
Ho deciso che per dispetto, la prossima volta che mi manda al bar, invece di fargli mettere il dolcificante dietetico, gli faccio mettere lo zucchero. Già, usa il dolcificante perché deve stare attento alla linea, e per questo si è anche iscritto in palestra!
Ah, dimenticavo, da oggi sono ufficialmente in ferie! Evviva…

domenica 26 luglio 2009

La stanno bruciando

Questa è una delle tante foto scattate da me.

Quelle che seguono sono dell'Agenzia ANSA, le riporto con l'avviso così come appare sul sito dell'Agenzia:

ATTENZIONE - FOTO CHE POSSONO URTARE LA VOSTRA SENSIBILITA'















domenica 19 luglio 2009

martedì 23 giugno 2009

Acqua e cielo

Acqua e cielo, si incontrano
generano mostri, svegliano i sogni...


sabato 13 giugno 2009

La Terra ha bisogno di noi

Quelle luci non sono fuochi d'artificio...
Questa foto dell'Italsider è stata scattata negli anni '80, nel pieno della sua attività.


Questa, invece, è una foto d'archivio, scaricata da internet.
La visuale è dal lato opposto, rispetto all'altra foto.
Pubblico, di seguito, due post, tratti dal blog
La Terra ha bisogno di tutti noi
da un articolo apparso su "Repubblica"
MANTENERE l'aumento di temperatura sotto i 2 gradi.
TAGLIARE le emissioni serra dell'80 per cento entro il 2050.
INVESTIRE 115 miliardi di euro l'anno per difenderci dal caos climatico.
Sono i tre paletti contenuti nella bozza del Trattato di Copenaghen che le associazioni ambientaliste di tutto il mondo hanno preparato come contributo alla conferenza mondiale sul clima che si terrà a dicembre a Copenaghen.Per evitare che il termometro salga di 3, 4, forse 6 gradi sopra la temperatura che, con l'oscillazione di un grado, è rimasta costante da quando il primo essere umano ha piantato un seme nella terra, bisogna mettere il mondo a dieta, fargli consumare meno carbonio e più energie rinnovabili. Ma questa dieta non può essere uguale per tutti: bisogna tenere conto delle condizioni di partenza e delle possibilità di ogni paese.Ai paesi industrializzati si propone la cura Zcap (Zero Carbon Action Plan) che vuol dire portarsi rapidamente verso l'obiettivo emissioni zero: tagliare le emissioni del 40 per cento entro il 2020 e del 95 per cento entro il 2050. Per i non industrializzati (ma Singapore, Corea del Sud e Arabia Saudita in base al reddito pro capite dovrebbero passare nell'elenco degli industrializzati) la franata è più lenta e si punta sui Lcap (Low Carbon Action Plan), cioè le basse emissioni serra: più 84 per cento rispetto ai livelli del 1990 nel 2020 e meno 51 per cento rispetto ai livelli del 1990 nel 2050. A tutto ciò va aggiunta la riduzione del 75 per cento entro il 2020 della deforestazione, che causa un quinto delle emissioni serra globali.La combinazione di queste cure, differenziate ma convergenti, porterebbe a uno scenario in cui le emissioni serra - dopo aver toccato il picco tra il 2013 e il 2017 - torneranno ai livelli del 1990 nel 2020 e nel 2050 scenderanno dell'80 per cento secondo le indicazioni fornite dagli scienziati dell'Ipcc, la task force di climatologi messa in piedi dalle Nazioni Unite, per evitare il disastro climatico. "Mentre a Bonn le trattative procedono con estrema lentezza, una vera e propria ONU ambientalista, con esperti provenienti da tutte le parti del mondo ha stilato questa prima bozza di trattato, con l'ambizione che diventi un riferimento per l'accordo sul clima di Copenaghen", spiega Mariagrazia Midulla, responsabile della campagna clima del Wwf. "Siamo partiti dal riconoscimento del dovere dell'equità, ma anche dalla considerazione che in atmosfera, dopo 200 anni di inquinamento e di utilizzo di combustibili fossili da parte dei paesi industrializzati, lo spazio è limitato. Certo i paesi industrializzati devono essere i primi a tagliare le emissioni, ma questo non sarà sufficiente per scongiurare gli scenari più catastrofici. Con il sostegno finanziario e tecnologico del mondo industrializzato si può però fare un vero e proprio salto tecnologico che permetterà ai paesi in via di sviluppo di crescere in modo sostenibile".

Come aiutare la terra (e noi)?
Non dobbiamo restare con le mani in mano e sperare che altri, politici o industriali o anime pie, risolvano il problema dell'ambiente. Nel nostro piccolo possiamo dare un'enorme mano a questo essere animato che ci ospita e che ogni giorno ci offre tutte le meraviglie possibili e ci regala la vita. Punto primo: consumi energetici. Le nostre abitazioni consumano circa il 35% dell'energia prodotta e occupano il primo posto nella graduatoria dei consumi. Cosa consumano? Acqua, corrente elettrica, gas ma anche carta, detersivi, prodotti per l'arredamento, stoviglie, vestiti, eccetera. Limitiamo, per ora, alle fonti primarie la nostra indagine. E' possibile limitare i consumi in maniera considerevole semplicemente stando attenti. Lavo i denti e intanto faccio scorrere l'acqua, tiro lo sciacquone e consumo l'equivalente quantitativo che ha a disposizione un abitante del Sudan in una intera giornata, lavo i piatti e allegramente la fontana resta aperta.Oppure devo preparare una torta e utilizzo tre elettrodomestici, entro in una stanza e la illumino come lo stadio S.Paolo per la finale di coppa, spengo gli apparecchi elettrici e lascio in standby (lascio la lucetta rossa accesa) non sapendo che su 100 euro di bolletta 5-7 li spendo cosi' senza fare niente. Oppure mettiamo il riscaldamento "a palla" perchè cosi' posso girare in maglietta per casa l'8 gennaio mentre fuori c'e' la bufera. Se poi consideriamo quanti detersivi e quale quantitativo utilizziamo per l'igiene e la pulizia... (a proposito usate i guanti se non volete prendere fastidiose allergie, i detersivi sono ricchi di componenti chimiche riconosciute irritanti per la pelle capaci di distruggere le nostre naturali difese). Questo e' solo una piccola parte dele azioni che possiamo mettere in campo per aiutarci…




sabato 30 maggio 2009

Il Giro d' Italia


Oggi il Giro d'Italia era nella mia Napoli, ed è passato nel mio quartiere! Wow, che emozione, è stato bellissimo... io ero lì che saltellavo come un grillo, e gridavo "Dai, dai, dai... forzaaaa..." e applaudivo e guardavo tutte quelle ruote, e quei caschetti colorati, e quelle macchine in coda al gruppo con tutte quelle biciclette di riserva...





sabato 23 maggio 2009

L’isola del vento e delle fate

La mia terra d’origine è la Sardegna…

I miei antenati erano Fenici, un popolo di navigatori, e infatti da loro ho ereditato la passione per il mare e una forma genetica di Anemia Mediterranea, la stessa che accomuna il popolo sardo a quello libanese. I medici mi hanno dato una sola certezza nella vita, non morirò mai di Malaria. E infatti mia madre, che ha avuto la Malaria, si è salvata grazie a questo difetto genetico.
E’ una terra magica, fin da piccola ho sempre pensato che ci fossero fate ovunque, gli alberi mi parlavano e i sassi si animavano, persino i gatti mi comparivano all’improvviso per accompagnarmi nelle mie passeggiate.


Avevo delle vecchie zie che abitavano in una casetta con tante scalette. Sotto ad una di queste scalette c’era una porta, piccola e misteriosa. Io cercavo sempre di scoprire quale segreto nascondesse… poi, un giorno mi dissero che lì… abitavano delle fate. Io c’ho creduto, era proprio una casa da fate.








Le Domus de Janas, in Sardegna, sono delle piccole costruzioni scavate nella pietra, con delle porte piccole, e nella tradizione popolare esse appaiono come le dimore di piccole fate, che tessono stoffe d’oro con telai d’oro.
E letteralmente il nome vuol dire proprio “Case delle Fate”.

Una volta, due mie cugine, mi dissero di non percorrere mai questo sentiero da sola…

Altrimenti avrei incontrato loro…










Vestiti con queste maschere e pelli di pecora, bastoni e campanacci. Mi avrebbero rapita per portarmi non so dove. Un’amica delle mie cugine mi disse che erano uomini lupo e che rapivano tutti i bambini soli incontrati lungo il loro tragitto.
Un altro amico delle mie cugine mi disse che non erano uomini lupo, ma non so bene cosa, e che mi avrebbero trasformata in un formaggio…
A me sembrava più credibile la teoria degli uomini lupo. Ma l’amico delle mie cugine diceva che loro riuscivano a trasformare il sangue in latte, spremevano per bene le loro vittime, e col sangue-latte facevano formaggi per nutrirsi.

Lungo questa discesa vedevo sempre scendere le donne che ritornavano dal lavatoio, dove erano andate a lavare i panni. Sembravano delle statue, con i loro vestiti lunghi, e una cesta enorme in testa, con dentro i panni che profumavano di buono. Non la reggevano in alcun modo, quella cesta, stava su, da sola e a me sembrava impossibile…

Il vento… il vento crea delle forme fantastiche. Le rocce, gli alberi, tutto si anima al passaggio del vento. Che lascia il suo segno indelebile.


giovedì 30 aprile 2009

Dediche


La vita ti riserva sempre delle sorprese, ed è bella proprio per questo. Un giorno tutto va storto, persino l'orologio sembra che vada al contrario per confonderti le idee, ma il giorno dopo scopri che tutto può sorriderti.
Questi sono due lavori del mio fratelfo ... ed io sono davvero felice per lui. E' stato scelto dall'Ordine degli Architetti di Roma per esporre alla Triennale di Architettura di Sofia il prossimo 17 Maggio. Ha fatto una dedica bellissima, e ve la riporto:
E' giusto, quando ti capita di ricevere una soddisfazione, dare un riconoscimento a tutti coloro che hanno creduto in te e che ti hanno spinto a seguire le tue aspirazioni. Dedico questa possibilita' che mi e' stata data a mio padre che ha sempre creduto in me e a mia madre per gli incoraggiamenti e il sostegno che ha saputo darmi in tutti questi anni.
Per il 1° Maggio il mio pensiero va a quei lavoratori che non hanno voce e non hanno volto, quei lavoratori che non hanno diritti, neanche il diritto di esistere... e di essere bambini.
Il mio pensiero è per i bambini lavoratori, che non hanno la possibilità di scegliere. Per quelli la cui unica stella è la luce di un semaforo...

Crazy Boy

Crazy Boy oggi fa la mummia
gira intorno alla sua colonna
nel palazzo del museo
sono figlio di un egiziano
muratore un po’ faraone
che si chiama Scarabeo
Le pozzanghere e le nuvole
vanno via col sole
Crazy Boy resiste fuori, fermo non si muove
aspetta immobile
gli sbadigli e il sonno del custode
finalmente è fatta e lui s’infila nel portone e sale
Crazy Boy come prima cosa
si presenta a una grande statua
che gli chiede “Dove vai?”
Vado dritto per questa strada, così finta e dimenticata
vado dove sono i miei
Le pozzanghere e le nuvole sono di cartone
i palazzi con la luna sopra sono un’illusione
intanto è notte si anneriscono tutti i corridoi
ma c’è una stella accesa solo per Crazy Boy
Crazy Boy nello spazio greco
crede di essere in un presepio
di giganti, muse e Dei
Tutte in fila messe dietro a un vetro
ci son maschere di ogni tipo
neri, bianchi e tu chi sei?
Le pozzanghere e le nuvole corrono verso il mare
Crazy Boy ha ancora molti, troppi vetri da lavare
in mezzo al traffico, salta in piedi sul suo straccio per volare
su quella stella accesa, stella di Crazy Boy
su quella stella accesa, solo per Crazy Boy
di Samuele Bersani

giovedì 23 aprile 2009

Settimana della cultura



Settimana della Cultura 18 – 26 Aprile

In questa settimana l’intera amministrazione dei beni culturali si mobilita per presentare nuovi restauri, servizi e iniziative, per realizzare manifestazioni, concerti e spettacoli, per organizzare visite in luoghi meno noti al pubblico. La Settimana della Cultura è l’occasione migliore per visitare nuovi luoghi e per ammirare sotto una nuova luce musei o monumenti già noti.Aderiscono alla Settimana anche le Istituzioni private quali musei, associazioni, fondazioni, gli Istituti di cultura italiana all’estero. Durante la settimana è previsto l’ingresso gratuito in tutti i siti (archivi, biblioteche, musei, gallerie, aree archeologiche ed altri) e ove possibile l’apertura nel lunedì ricadente nella Settimana ed il prolungamento dell’orario di apertura al pubblico.

Slogan: “La cultura è di tutti:partecipa anche tu”

lunedì 20 aprile 2009

Solo un gesto


Oggi mi muovevo in una città frettolosa. Correva più del solito. Una città bloccata, arrabbiata.
A volte il gesto di una sola persona può condizionare la giornata di centinaia di migliaia di altri individui.
E a volte, l’indifferenza di molte, moltissime persone, può condizionare la vita di un solo, anonimo individuo.
Oggi una donna ha deciso che era il suo ultimo giorno. Solo così, oggi, si sono tutti accorti di lei.
Si sono accorti che esisteva e che soffriva. Perché ha bloccato una linea metropolitana e una città, col suo gesto.
Non mi importava di rischiare di arrivare tardi al lavoro. Pensavo a lei, pensavo che solo ora tutti la conoscevano. Solo ora.
Io non so chi fosse, quale fosse il suo volto, ma non è importante, le rivolgo un pensiero.
A volte uno sguardo ti può condannare. Ma uno sguardo ti può anche salvare…

lunedì 13 aprile 2009

Libri


Sono venuta a conoscenza, grazie a Francesca Cicabuma, di una iniziativa che vorrei condividere con voi.

Visitate il blog di Max

Sta facendo una raccolta diversa...
"Per creare una libreria laddove un sisma ha distrutto parecchi libri"
... questo è il sottotitolo del suo blog. I libri sono anche la nostra memoria, la nostra storia.
Visitatelo, lui vi saprà spiegare con parole semplici ma chiare.

venerdì 10 aprile 2009

Venerdì


Oggi è Venerdì Santo.

Ed è lutto nazionale.

Non dimenticate i seguenti link:


volontari:
Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze (ANPAS); http://www.anpas.org/
Confederazione Nazionale delle Misericordie; http://www.misericordie.org/
ARCI Servizio Civile, nelle sue componenti PROCIV ARCI e Legambiente; ww.arciserviziocivile.it Croce Rossa Italiana; http://www.cri.it/

Centro operativo della Protezione Civile presso la Prefettura di Pescara, telefonando allo 085.2057631


raccolta generi alimentari:
Il Csv Salento in collaborazione con l'Associazione Nazionale Vigili del Fuoco in Congedo organizza una raccolta di generi alimentari non deperibili – scatolame, prodotti a lunga scadenza etc.

Tutte le informazioni e gli indirizzi dei centri di raccolta sul sito http://www.csvsalento.it/


Chiunque voglia donare coperte e abbigliamento può contattare il Centro operativo della Protezione Civile presso la Prefettura di Pescara, telefonando allo 085.2057631
Oppure segnalare la propria disponibilità alla Croce Rossa Italiana al numero 085.2056258 chiedendo della sala operativa provinciale della CRI (SAP), o inviando una mail a: cp.pescara@cri.it


Aspettate a farlo anche nei prossimi giorni, ora probabilmente ci sarà molta confusione.

E per chiunque voglia donare qualcosa, non dimentichiamo quaderni, penne, matite e tutti gli accessori scolastici. I bambini ne avranno bisogno.

mercoledì 8 aprile 2009


EMERGENZA TERREMOTO: NUMERI E LINK (DIFFONDETE IL PIU' POSSIBILE)

Per offrire disponibilità di alloggio: l’ UDU sta cercando posti letto telefonare allo 06.43411763 o scrivere a organizzazione@udu.it

Per volontari da tutta Italia: telefonare alla protezione civile nazionale 06.68201

Per volontari da Pescara: telefonare al Centro operativo della Protezione Civile presso la Prefettura di Pescara 085.2057627
Visitare il sito www.modavi.it (per volontari da tutta Italia)

Per fare donazioni: Raccolta fondi Croce Rossa Italiana:Conto corrente bancario C/C n. 218020 presso BNL - roma, intestato a CRI, codice Iban IT66 - C010 0503 3820 0000 0218020, causale: pro terremoto Abruzzo;Conto corrente postale n. 300004 intestato a CRI causale: pro terremoto Abruzzo;

Versamenti on line sul sito: http://www.cri.it/donazioni.html

Per enti locali e associazioni di volontariato, comitati, gruppi organizzati: è possibile attivarsi da subito con i corpi locali di protezione civile, con le associazioni prendendo contatti con i coordinamenti regionali, c’è bisogno di medici, tende, coperte, cibo e supporto logistico. Per informarsi: Dipartimento della Protezione Civile 06.68201

...GRAZIE

lunedì 6 aprile 2009

martedì 24 marzo 2009

Le mie parole...


Cari amici folletti… vi considero tutti esseri speciali e parte del mio mondo.
Col naso all'insù... siamo un po' tutti noi con la testa tra le nuvole. Non è forse così?
Uhm, io in questi giorni ho tenuto il mio naso un po’ più basso del solito. Sentivo odore di novità, odore di possibilità. Ho annusato meglio. Era odore di lavoro!!!
E quella novità è diventata realmente possibilità, e la possibilità ha preso la forma di un lavoro.
Un lavoro per me, che sono solo un folletto disoccupato. E’ un lavoro piccolo, ma io lo considero di grande importanza, perché mi piace sempre mettere entusiasmo nelle cose. Secondo me bisogna divertirsi, per trasformare con fantasia anche le cose che non ci piacciono.
Ho trovato un piccolo lavoro e mi sento fortunata. Ora vi racconto.
Sono un “tuttofare” in un teatro, salto di qua, corro di là, rispondo ai telefoni, chiamo il signor Tizio e poi il signor Tale, invio i fax, contatto l’ufficio stampa, accolgo gli attori…
Un lavoro fatto di tanti gesti, ma anche di parole. Parole che vanno utilizzate nel modo giusto, mi sto accorgendo. Perché il messaggio arrivi chiaro.
Ho pensato molto, in questi giorni alle parole, a come vanno, a come vengono, al significato che gli diamo.

Le parole sono l’unica arma invincibile che l’uomo possiede. Da una semplice parola può sorgere una guerra, o può nascere la pace. Una parola o ti arriva dritta al cuore o ti crea una fitta alla testa. Una parola ti fa amare, o odiare per sempre, ti da fiducia in un amico oppure ti fa scoprire uno sconosciuto.
Le parole sono importanti, per far sapere a tutti come si vive in alcune parti del mondo, per parlare dei diritti che non tutti hanno, e dei doveri che non tutti compiono.
Le parole unite al gesto sono segno di coerenza.
Allora voglio regalarvi questi versi di una bellissima canzone, una delle mie preferite.
Sono versi di Gino De Crescenzo, in arte Pacifico, un autore che ha scritto per tanti cantanti.
La canzone è interpretata da Samuele Bersani.

Le mie parole

Le mie parole sono sassi
precisi aguzzi pronti da scagliare
su facce vulnerabili e indifese
sono nuvole sospese
gonfie di sottointesi
che accendono negli occhi infinite attese
sono gocce preziose indimenticate
a lungo spasimate poi centellinate
sono frecce infuocate che il vento o la fortuna sanno indirizzare

Sono lampi dentro a un pozzo, cupo e abbandonato
un viso sordo e muto che l’amore ha illuminato
sono foglie cadute
promesse dovute
che il tempo ti perdoni per averle pronunciate
sono note stonate
sul foglio capitate per sbaglio
tracciate e poi dimenticate
le parole che ho detto, oppure ho creduto di dire
lo ammetto

strette tra i denti
passate, ricorrenti
inaspettate, sentite o sognate…

le mie parole son capriole
palle di neve al sole
razzi incandescenti prima di scoppiare
sono giocattoli e zanzare, sabbia da ammucchiare
piccoli divieti a cui disobbedire
sono andate a dormire sorprese da un dolore profondo
che non mi riesce di spiegare
fanno come gli pare
si perdono al buio per poi ritornare

Sono notti interinate, scoppi di risate
facce sopraesposte per il troppo sole
sono questo le parole
dolci o rancorose
piene di rispetto oppure indecorose
Sono mio padre e mia madre
un bacio a testa prima del sonno
un altro prima di partire
le parole che ho detto e chissà quante ancora devono venire

strette tra i denti
risparmiano i presenti
immaginate, sentite o sognate
spade, fendenti
al buio sospirate, perdonate
da un palmo soffiate…


Ah, vi devo confessare che non ho ben capito il funzionamento del fax. Credo di aver fatto qualche guaio, ma non ditelo in giro. Io non avevo mai usato un fax!

domenica 8 marzo 2009

Sono nata donna


Sono nata donna
Leggera come l’aria
Forte come l’acqua
Combattiva come il fuoco
Non smetto mai di correre, proprio come fa la terra

sabato 21 febbraio 2009

Ti conosco mascherina?

Una volta ho conosciuto una maschera. Era felice, perché era diventata mille persone che di lei si erano vestite, ed ogni volta era diventata qualcuno di diverso. Che fortuna.

Se mille persone si vestono con la stessa maschera, bisogna pensare che una maschera sola sarà per mille volte diversa.

venerdì 13 febbraio 2009

Risparmio energetico


Aderite anche voi a "M'illumuno di meno"! Oggi è la giornata del risparmio energetico! Lo sapevate? Sono tanti quelli che aderiranno...
Si spegneranno monumenti importanti, in Italia e all'estero.
Alle 18 spegni anche tu le luci della tua casa, e riscopri per qualche minuto la magia delle candele!
Dal blog di Caterpillar:
M’illumino di meno 2009

M’ILLUMINO DI MENO 2009
Giornata del Risparmio Energetico
- 13 febbraio 2009 -
Per il quinto anno consecutivo Caterpillar lancia per il 13 febbraio 2009 M’illumino di meno, la grande giornata di mobilitazione internazionale in nome del risparmio energetico.
Dopo il successo delle passate edizioni, i conduttori Cirri e Solibello chiederanno nuovamente agli ascoltatori di dimostrare che esiste un enorme, gratuito e sotto utilizzato giacimento di energia pulita: il risparmio. L’invito rivolto a tutti è quello di spegnere luci e dispositivi elettrici non indispensabili il 13 febbraio 2009 dalle ore 18.
Nelle precedenti edizioni M’illumino di meno ha contagiato milioni di persone impegnate in un’allegra e coinvolgente gara etica di buone pratiche ambientali. Semplici cittadini, scuole, aziende, musei, gruppi multinazionali, società sportive, istituzioni, associazioni di volontariato, università, commercianti e artigiani hanno aderito, ciascuno a proprio modo, alla Giornata del Risparmio. Lo scorso anno il “silenzio energetico” coinvolse simbolicamente le piazze principali in Italia e in Europa: a Roma il Colosseo, il Pantheon, la Fontana di Trevi, il Palazzo del Quirinale, Montecitorio e Palazzo Madama, a Verona l’Arena, a Torino la Basilica di Superga, a Venezia Piazza San Marco, a Firenze Palazzo Vecchio, a Napoli il Maschio Angioino, a Bologna Piazza Maggiore, a Milano il Duomo e Piazza della Scala ma anche Parigi, Londra, Vienna, Atene, Barcellona, Dublino, Edimburgo, Sofia, Palma de Mallorca, Lubiana si sono “illuminate di meno”, come altre decine di città in Germania, in Spagna, in Inghilterra, in Romania.
Anche grazie al contributo di ANCI e ANPCI nella diffusione capillare dell’iniziativa, molte città italiane si sono mobilitate per coinvolgere i comuni gemellati all’estero: un passaparola virtuoso che ha consentito di spegnere luci davvero in ogni parte del mondo. Dopo il successo europeo dell’edizione 2008, per il 2009 vorremmo dar spazio non solo alle istituzioni ma anche ai cittadini d’Europa, invitando tutti, insegnanti, sportivi, professionisti, associazioni, a creare gemellaggi inediti tra categorie o tra singoli individui diffondendo la campagna di sensibilizzazione oltre confine.
La campagna di M’illumino di meno 2009, che ha ottenuto il patrocinio del Parlamento europeo per il secondo anno consecutivo, inizia il 12 gennaio e si protrarrà fino al 13 febbraio, dando voce al racconto delle idee più interessanti e innovative, in Italia e all’estero, per razionalizzare i consumi d’energia e di risorse, dai piccoli gesti quotidiani agli accorgimenti tecnici che ognuno può declinare a proprio modo per tagliare gli sprechi.
Sul sito è possibile aderire all’iniziativa, precisando quali iniziative concrete si metteranno in atto nel corso della giornata, in modo che le idee più interessanti e innovative servano da esempio e possano essere riprodotte. Nella sezione INNO si può scaricare il brano di Frankie HI NRG MC, colonna sonora ufficiale di M’illumino di meno, e reinterpretarlo a piacimento inviandoci il risultato delle vostre rielaborazioni.
La redazione di Caterpillar
millumino@rai.it www.caterpillar.rai.it

martedì 13 gennaio 2009

Il circo


Ho sempre sognato di lavorare in un circo. In fondo un folletto come me in un mondo fantasioso come quello circense potrebbe esprimere tutto il suo estro.
Tanti anni fa, qui nel quartiere, si era stabilita una famiglia di ex artisti di un circo. Vivevano in un carrozzone, bellissimo, verde con le decorazioni blu. Il marito era un mangiafuoco che soffriva di aerofagia e che quindi per forza di cose aveva dovuto smettere. La moglie era una trapezista, ma soffriva di vertigini e di conseguenza le sudavano le mani e non riusciva mai ad afferrare il trapezio.
Certo, erano un po’ sgangherati ma se non pensavi all’aerofagia e alle mani sudate quel carrozzone ti sembrava davvero fatato.
E così, guardando dalla finestra della mia soffitta quel carrozzone colorato, laggiù, all’angolo della strada, ho cominciato a fantasticare di poter, un giorno, lavorare in un circo.
Ma cosa potrei fare? Forse il clown, visto che faccio ridere. Però dicono in giro che i clown sono tristi. Naaa, non voglio fare la triste.
La trapezista non se ne parla perché quando mi emoziono anche a me sudano le mani.
La contorsionista no perché mi fa male la schiena.
Va bene, ho capito, rimarrà solo un sogno, ma fatemi sognare…
Il carrozzone una mattina andò via, chissà dove, e non tornò più. A me piace immaginare che un mangiafuoco con l’aerofagia e una trapezista con le vertigini stiano facendo il giro del mondo per far conoscere a tutti le loro migliori esibizioni mai riuscite.