venerdì 16 luglio 2010

Le vie nascoste

Ho visto in una foto un campanile sommerso, ed ho scoperto che Atlantide non fu la sola a scomparire nel volgere di un giorno e di una notte di disgrazia…
Esiste un’Italia scomparsa, un’Italia dimenticata dalle persone, ed io l’ho ritrovata ieri sera in un misterioso palazzo, anch’esso cancellato dalla memoria e dall’esistenza, ma magicamente rinato.
A Napoli, la via che segue l’antico Decumano Inferiore è chiamata Spaccanapoli, per quel suo strano modo di spaccare esattamente in due la città.
Nessuno potrebbe mai immaginarlo, pochi lo sanno, ma Spaccanapoli nasconde un giardino segreto…
Palazzo Venezia fu sede della Serenissima Repubblica di Venezia, dal 1412, ma è stato completamente abbandonato ed ignorato dalle persone per anni.
Ieri sera Antonio Mocciola ha presentato il suo libro “Le vie nascoste” nel giardino segreto e dimenticato di Palazzo Venezia, a Spaccanapoli.
Un Palazzo dimenticato per raccontarci i paesi dimenticati, i paesi persi, quelli scomparsi o seminascosti, quelli colorati dall’ombra, come ama definirli Antonio.
Ho passeggiato nelle stradine di Buonanotte, ho visitato la chiesa di San Pietro Infine, ho giocato a carte nel bar della piazza di Stramentizzo ed ho bevuto un buon bicchiere di rosso rubino all’osteria di Nardodipace. L’uomo è andato via da qui, a volte emigrando, a volte perché la natura si è ribellata, a volte perché il progresso era più importante dell’uomo stesso e della sua anima.
Ma l’anima non si può cancellare, ed Antonio è di lei che ci racconta, ci narra le storie dell’anima, ci parla dei sogni interrotti e della memoria persa.
Ventuno paesi, ventuno storie, ventuno anime di un’Italia remota.
No, Antonio Mocciola non vuole parlarci semplicemente di un’Italia abbandonata, il suo desiderio è di narrarci l’emozione di un Paese da scoprire.