Che tragedia credimi!!! In Abruzzo ho 2 mie nipote sposate figlie di mia sorella che vivono in Abruzzo ,( lei risiede in Sardegna ) non hanno avuto danni fisici e neppure alla lora abitazione ... Non trovo le parole per commentare questa tragedia . La mia solidarieta' e sincera partecipazione va al profondo dolore, al lutto che ha colpito le famiglie delle vittime del tremendo sisma in ABBRUZZO..LINA
La memoria mi riporta indietro nel tempo. Erano le 19:30 di una domenica qualsiasi, ed io ero una bambina quel 23 Novembre 1980.
Per molti anni non sono riuscita a rimanere da sola in una stanza, mia madre doveva accompagnarmi sempre, anche in bagno. E tutte le porte delle stanze dovevano rimanere aperte, perchè io dovevo raggiungere subito, in caso di pericolo, il pilastro o l'arco della porta. Poi ci sono riuscita ad esorcizzare la paura, ora in situazioni di pericolo me la so cavare molto bene, per fortuna.
erano le 19, 30 di Domenica, da cinque minuti ervamo rientrati, cinque munuti più tardi saremmo rimasti bloccati in ascensore, per un sacco di tempo questo pensiero mi ha ossessionata.
Laura, si era messa a fare i compiti Davide con il papà si preparavano a vedere il primo tempo della partita di calcio, io mi ero sfilata i vestiti e avevo indossato la vestaglia.All'improvviso senti i vetri che fecero un rumore strano, la voce di Angelo che mi chiamò capi...la luce si spense,su di noi cadde il buio e la casa oscillava tutta. Sul pianerottolo sentivo gridare e c'era anche chi per scappare ti buttava in'aria.
All'improvviso, sulle scale le gambe mi si bloccarono dalla paura, non potendo più camminare, implorai mio marito di scappare con i bambini- Angelo mi prese in braccio e finalmente uscimmo. Ma la paura crebbe ancor di più con le prime notizie dall'irpinia, capimmo il disastro che era successo Comunque dopo un mese ritornai a casa, stemmo tutti da mia suocera che abitava al piano rialzato e si dormiva vestiti.
Tu come ti senti cara mia la follettina.. Un bacione grande.
Mah, io non faccio che pensare e ripensare, come te a quei momenti. Al settimo piano si sentì fortissima la scossa, io cadevo, non riuscivo a stare in piedi mi ricordo, sbattevo da un muro all'altro, ci reggeva mio padre vicino al pilastro, le porte sbattevano ed era pericoloso, i lampadari urtavano al soffitto, i mobili camminavano. In quegli interminabili secondi io non sentii un solo rumore di voci, ma solo un suono indescrivibile prodotto dal palazzo, dai muri che sembravano piegarsi. Le voci le ho sentite solo dopo, in strada, che dramma. I miei fratelli erano usciti con gli amici e non si trovavano più, non sapevamo dove fossero, non sapevamo nulla, che angoscia quell'attesa. Non so più quante ore passarono prima che ci riunissimo.Si fecero una ventina di chilometri a piedi, ma era tutto bloccato, era difficile anche camminare a piedi, ci furono incendi e crolli ovunque. Non si avevano notizie, ognuno cercava qualcuno.
l presidente della Regione Abruzzo Gianni Chiodi chiede che vengano sospese le donazioni di sangue. Invece servono coperte, vestiti, pannolini, latte in polvere, casse d'acqua e tutti i beni di prima necessità.Verranno raccolti da "Fare ambiente", Roma, in Via Nazionale, 243,tel. 06 48029924.Mentre sul sito http://www.modavi.it tutte le istruzioni per far parte delle squadre di soccorso in Abruzzo. AGGIORNATE IL VS STATO.
EMERGENZA TERREMOTO: NUMERI E LINK (DIFFONDETE IL PIU' POSSIBILE)
Per offrire disponibilità di alloggio: l’UDU sta cercando posti letto telefonare allo 06.43411763 o scrivere a organizzazione@udu.it
Per volontari da tutta Italia: telefonare alla protezione civile nazionale 06.68201
Per volontari da Pescara: telefonare al Centro operativo della Protezione Civile presso la Prefettura di Pescara 085.2057627
Per fare donazioni: Raccolta fondi Croce Rossa Italiana: Conto corrente bancario C/C n. 218020 presso BNL - roma, intestato a CRI, codice Iban IT66 - C010 0503 3820 0000 0218020, causale: pro terremoto Abruzzo; Conto corrente postale n. 300004 intestato a CRI causale: pro terremoto Abruzzo; Versamenti on line sul sito: http://www.cri.it/donazioni.html
Per enti locali e associazioni di volontariato, comitati, gruppi organizzati: è possibile attivarsi da subito con i corpi locali di protezione civile, con la associazioni prendendo contatti con i coordinamenti regionali, c’è bisogno di medici, tende, coperte, cibo e supporto logistico. Per informarsi: Dipartimento della Protezione Civile 06.68201 LO PUBBLICHI ...GRAZIE
Anch'io in questi giorni ripenso al terremoto. Io sono friulana e ricordo benissimo il terremoto del 1976. Ricordo che non riuscivo a stare in piedi, sono stata sbattuta a terra. Ero sul terrazzo di casa mia e vedevo la luna in cielo che sembrava impazzita e l'unico rumore che sentivo era un tremendo, terribile boato che riempiva tutti gli spazi esterni e interni a me... e poi tutto è piombato nel buio intanto che la terra continuava a tremare. La casa è rimasta in piedi anche se l'hanno buttata giù le ruspe qualche tempo dopo e anche se alcune pareti esterne erano crollate mostrando l'interno, come in una casa di bambole... Avevo 8 anni e l'impressione che mi lasciarono dentro quei 57 secondi d'inferno non li potrò mai scordare!!! Per un anno sono rimasta dai miei nonni sul Lago maggiore perchè avevo troppa paura di tornare a casa mia! Sono vicina a tutte le vittime del terremoto dell'Abruzzo!!! Un abbraccio Francesca
Chi ha vissuto esperienze simili,ha più vivo il senso della tragedia che capita oggi ad altri nostri fratelli.Ma certe immagini che vediamo ,quei cumuli di macerie parlano ed urlano il dolore di tutti. Un abbraccio, Janas.
10 commenti:
Hai ragione!
Il dolore non ama troppe parole.
Jamas, che disastro immane.
CIAO!!
Che tragedia credimi!!!
In Abruzzo ho 2 mie nipote sposate figlie di mia sorella che vivono in Abruzzo ,( lei risiede in Sardegna ) non hanno avuto danni fisici e neppure alla lora abitazione ...
Non trovo le parole per commentare questa tragedia .
La mia solidarieta'
e sincera partecipazione
va al profondo dolore, al lutto
che ha colpito le famiglie
delle vittime del tremendo sisma in
ABBRUZZO..LINA
La memoria mi riporta indietro nel tempo. Erano le 19:30 di una domenica qualsiasi, ed io ero una bambina quel 23 Novembre 1980.
Per molti anni non sono riuscita a rimanere da sola in una stanza, mia madre doveva accompagnarmi sempre, anche in bagno. E tutte le porte delle stanze dovevano rimanere aperte, perchè io dovevo raggiungere subito, in caso di pericolo, il pilastro o l'arco della porta.
Poi ci sono riuscita ad esorcizzare la paura, ora in situazioni di pericolo me la so cavare molto bene, per fortuna.
erano le 19, 30 di Domenica, da cinque minuti ervamo rientrati, cinque munuti più tardi saremmo rimasti bloccati in ascensore, per un sacco di tempo questo pensiero mi ha ossessionata.
Laura, si era messa a fare i compiti Davide con il papà si preparavano a vedere il primo tempo della partita di calcio, io mi ero sfilata i vestiti e avevo indossato la vestaglia.All'improvviso senti i vetri che fecero un rumore strano, la voce di Angelo che mi chiamò capi...la luce si spense,su di noi cadde il buio e la casa oscillava tutta. Sul pianerottolo sentivo gridare e c'era anche chi per scappare ti buttava in'aria.
All'improvviso, sulle scale le gambe mi si bloccarono dalla paura, non potendo più camminare, implorai mio marito di scappare con i bambini-
Angelo mi prese in braccio e finalmente uscimmo.
Ma la paura crebbe ancor di più con le prime notizie dall'irpinia,
capimmo il disastro che era successo
Comunque dopo un mese ritornai a casa, stemmo tutti da mia suocera che abitava al piano rialzato e si dormiva vestiti.
Tu come ti senti cara mia la follettina..
Un bacione grande.
Mah, io non faccio che pensare e ripensare, come te a quei momenti. Al settimo piano si sentì fortissima la scossa, io cadevo, non riuscivo a stare in piedi mi ricordo, sbattevo da un muro all'altro, ci reggeva mio padre vicino al pilastro, le porte sbattevano ed era pericoloso, i lampadari urtavano al soffitto, i mobili camminavano. In quegli interminabili secondi io non sentii un solo rumore di voci, ma solo un suono indescrivibile prodotto dal palazzo, dai muri che sembravano piegarsi.
Le voci le ho sentite solo dopo, in strada, che dramma.
I miei fratelli erano usciti con gli amici e non si trovavano più, non sapevamo dove fossero, non sapevamo nulla, che angoscia quell'attesa. Non so più quante ore passarono prima che ci riunissimo.Si fecero una ventina di chilometri a piedi, ma era tutto bloccato, era difficile anche camminare a piedi, ci furono incendi e crolli ovunque.
Non si avevano notizie, ognuno cercava qualcuno.
l presidente della Regione Abruzzo Gianni Chiodi chiede che vengano sospese le donazioni di sangue. Invece servono coperte, vestiti, pannolini, latte in polvere, casse d'acqua e tutti i beni di prima necessità.Verranno raccolti da "Fare ambiente", Roma, in Via Nazionale, 243,tel. 06 48029924.Mentre sul sito http://www.modavi.it tutte le istruzioni per far parte delle squadre di soccorso in Abruzzo. AGGIORNATE IL VS STATO.
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EMERGENZA TERREMOTO: NUMERI E LINK (DIFFONDETE IL PIU' POSSIBILE)
Per offrire disponibilità di alloggio: l’UDU sta cercando posti letto telefonare allo 06.43411763 o scrivere a organizzazione@udu.it
Per volontari da tutta Italia: telefonare alla protezione civile nazionale 06.68201
Per volontari da Pescara: telefonare al Centro operativo della Protezione Civile presso la Prefettura di Pescara 085.2057627
Per fare donazioni: Raccolta fondi Croce Rossa Italiana:
Conto corrente bancario C/C n. 218020 presso BNL - roma, intestato a CRI, codice Iban IT66 - C010 0503 3820 0000 0218020, causale: pro terremoto Abruzzo;
Conto corrente postale n. 300004 intestato a CRI causale: pro terremoto Abruzzo;
Versamenti on line sul sito: http://www.cri.it/donazioni.html
Per enti locali e associazioni di volontariato, comitati, gruppi organizzati: è possibile attivarsi da subito con i corpi locali di protezione civile, con la associazioni prendendo contatti con i coordinamenti regionali, c’è bisogno di medici, tende, coperte, cibo e supporto logistico. Per informarsi: Dipartimento della Protezione Civile 06.68201 LO PUBBLICHI ...GRAZIE
Anch'io in questi giorni ripenso al terremoto. Io sono friulana e ricordo benissimo il terremoto del 1976.
Ricordo che non riuscivo a stare in piedi, sono stata sbattuta a terra. Ero sul terrazzo di casa mia e vedevo la luna in cielo che sembrava impazzita e l'unico rumore che sentivo era un tremendo, terribile boato che riempiva tutti gli spazi esterni e interni a me... e poi tutto è piombato nel buio intanto che la terra continuava a tremare.
La casa è rimasta in piedi anche se l'hanno buttata giù le ruspe qualche tempo dopo e anche se alcune pareti esterne erano crollate mostrando l'interno, come in una casa di bambole...
Avevo 8 anni e l'impressione che mi lasciarono dentro quei 57 secondi d'inferno non li potrò mai scordare!!!
Per un anno sono rimasta dai miei nonni sul Lago maggiore perchè avevo troppa paura di tornare a casa mia!
Sono vicina a tutte le vittime del terremoto dell'Abruzzo!!!
Un abbraccio
Francesca
Chi ha vissuto esperienze simili,ha più vivo il senso della tragedia che capita oggi ad altri nostri fratelli.Ma certe immagini che vediamo ,quei cumuli di macerie parlano ed urlano il dolore di tutti.
Un abbraccio, Janas.
Hai ragione, le parole non potranno essere mai abbastanza per descriverla, una tragedia immensa!
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