martedì 18 novembre 2008

L’identità perduta


Tsè, che cosa curiosa che mi è accaduta ultimamente. Chissà se a voi è mai capitato. Ora vi racconto tutto.
Nei giorni scorsi ricordavo di avere una scadenza, ma non ricordavo cosa fosse a scadere. Poi la lampadina mi si è accesa: “Ma certo! La carta d’identità!”.
Embè, avere un’identità scritta su una carta è una gran sicurezza. Anche la carta di Cico, il mio fraterno fratello, era scaduta visto che l’avevamo fatta contemporaneamente, lo stesso giorno, nello stesso momento, nello stesso ufficio ovviamente.
Allora prendo le carte d’identità e le metto nella borsa, prendo la borsa e la metto a tracolla, prendo Cico per un orecchio e lo carico in ascensore e ci avviamo in comune.
Un po’ mi dispiaceva, la foto che avevo sulla carta era particolarmente carina, una cosa rara per le fototessera che generalmente sembrano foto segnaletiche. La prima sorpresa, arrivando al comune, è stata molto gradita, ma me ne aspettavano altre un po’ più strambe.
Arrivando scopro che ora le carte d’identità possono valere 10 anni e non più solo 5, e che quelle in scadenza non devono essere rifatte. Basta farsele timbrare dall’apposito omino per farle valere altri 5 anni.
Fantastico, conservo la mia foto ben riuscita per altri 5 anni!!!
Entro nell’ufficio, mentre mi beo con Cico dopo che per tutto il tempo mi ero lamentata di dovermi rimettere in posa per cercare di rifare la stessa espressione, lo stesso sguardo… insomma, un’impresa.
Io che sono molto fisionomista ed ho una memoria ottima noto subito che capito con lo stesso impiegato di 5 anni fa. Infatti nel porgergli la mia carta d’identità faccio quasi per dirglielo, ma poi mi trattengo. Guarda la mia carta, poi quella di Cico, poi di nuovo la mia carta, poi guarda me, poi guarda la sua collega e poi mi fa: “Questa chi è? Lei?”.
Ovviamente sono io, visto che l’altro è mio fratello. E mi ripete: “Sicuro che è lei?” – “Bè, mai stata più sicura! E’ la mia carta d’identità.” - rispondo io.
Non capivo se scherzasse. Ho capito che non scherzava quando ha chiamato i colleghi. Quasi ridendo mostra il documento. Vabbè, avrò esagerato dicendo che la foto è venuta bene, ma non è neanche tanto brutta da mostrarla a tutto il mondo. Vabbè, avrò avuto i capelli più corti, ma si vede che sono io… vabbè, ora non esageriamo a prendermi in giro…
Ad un certo punto capisco che il problema non è la foto, ma ma proprio la mia carta d’identità. Insomma avevo un documento non timbrato, non firmato da chi di dovere, senza nulla di nulla, una scartoffia o quasi. In effetti quando lo guardavo lo vedevo un poco vuoto, ma non capivo che cosa mancasse! E scusatemi tanto, mi ero affidata a chi me lo aveva fatto.
A tal proposito l’impiegato mi chiede: “Ma chi gliel’ha fatto? Di certo non io!”.
Sto quasi per dirgli che in realtà era stato proprio lui, quando continua sentenziando: “Ma che ignoranti!”.
A quel punto non me la sono sentita davvero di dirglielo. E la prova che fosse proprio lui è nel documento di Cico, fatto un secondo prima del mio, dove la sua firma compare chiara e ben leggibile sul timbro.
Ma allora io per 5 anni sono stata senza identità? Oppure con un’identità fasulla? No, fasulla no perché era davvero la mia. Ho avuto un’identità mezza valida, ma nessuno se n’è mai accorto.
Va bene non faccio l’esagerata… ma è una cosa curiosa un folletto strampalato dall’identità incerta.
Ma ora sono contenta, l’identità è salva e anche la fototessera, così non dovrò farne altre!


10 commenti:

Rosaria ha detto...

tutto è bene quello che finisce bene...peròòò!!!
Cose tutte italiane...non è che al comune sanno che sei un folletto?

janas, certo che leggendoti mi sembrava di vedere una commedia una di quelle prettamente del grande EDUARDO De filippo...

Contenta di leggerti. un bacio.

Janas ha detto...

Sarà che hanno scoperto che sono un folletto... comunque ti assicuro che è tutto vero. Infatti quando mi è successo ho subito pensato "Questo lo metto sul blog!".
La cosa più bella era la faccia dell'impiegato.

Rosy, il nuovo condominio mi piace. continua così!
Baci baci

Rosaria ha detto...

passata la tristezza?
un bacio al folletto più simpatico che conosco...

chicchina ha detto...

Ciao,sono reduce da una riunione di condominio,e per fortuna trovo il tuo post che mi riconcilia piacevolmente con la vita.Parliamo di elfi e folletti,simpatici,ma quelli che ho appena lasciato erano gnomibruttinidispettosiepresuntuosi,non ne potevo più.
Ciao,cara e alla prossia avventura,come vedi basta avventurarsi in qualche ufficio e ce ne sono di cose strane da poter raccontare..

Janas ha detto...

Rosy, siiiii! Tutto OK! basta poco. Ciao bella, un bacio a te, smack!

Janas ha detto...

Brutti gnomaccidispettosi... non dargli retta.
Pensiamo a noi.
Visto, che avventure mi accadono?!...

Rosaria ha detto...

cara follettina sto ricostruindo soloimumagini sul link blognuovovitanuova

Janas ha detto...

Rosy, ti tengo d'occhio!!!

JANAS ha detto...

intanto ora mi sembra di aver perso la mia...o di averne trovata una doppia!!

aahahaah! complimenti bel nome!

...beh dai tra stra_fate (come mi chiama un mio amico) e folletti, ci s'intende comunque!

Janas ha detto...

Wè, JANAS, che bello! Ma no, non ti preoccupare... tu sei JANAS e io sono Janas!!!
Si, tra stra-fate e folletti ci si intende... e poi c'è la nostra amata Sardegna...
Benvenuta!